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Tommaso Buccafurri e le origini del teatro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ il 3 febbraio 1991, quando per la prima volta recito a livella eToto’ in vernacolo sersalese. Conosco cosi’ il teatro. L''entusiasmo e l’incoraggiamento del pubblico mi incitano a continuare e nello stesso anno recito una commedia dal titolo “a natale ne’ friddu ne’ fame” scritta e diretta da Mameli Buccafurri. Commedia che riscuote tanti consensi nel pubblico sersalese.

A quel punto nasce in me la voglia di portare una rappresentazione a Torino luogo di tanti sersalesi partiti da Sersale nei primi anni 60. Ma per un motivo o per l’altro ogni tentativo fallisce. Da protagonista PARTECIPO  a sette commedie finche’ un giorno del 1998 ho l’opportunita’ di esserne l’autore. Con l’aiuto di tutti gli attori si va avanti. Le uniche uscite sono quelle di Serrastretta, paese gemellato con Sersale, dove veniamo calorosamente accolti dal compianto sindaco Ing. Antonio Molinaro al quale va tutta la mia  riconoscenza e gratitudine per la sua personale disponibilita’: un vero amico!

Anche qui e’ un successo di pubblico.

Nominato responsabile delle attivita’ teatrali  il mio chiodo fisso, il mio sogno e’ un altro e sta per realizzarsi. Infatti mi viene data l’opportunita’ di andare a Torino con la commedia “ u miadicu e na vota” incentrata sull’opera del dott. V. Scalise , figura emblematica di Sersale, concreta e attiva, sapientemente tramandata e netta nella memoria del paese. Un dovuto  ringraziamento va all’amministrazione comunale in particolare all’avv. Salvatore Torchia e alla comunita’ montana con l’allora presidente  Pasquale Capellupo che hanno qualificato la manifestazione con la loro presenza. Cosi’ con l’appoggio della 10ª circoscrizione di Mirafiori e tanti ma tanti sacrifici riesco a vivere questa meravigliosa esperienza, molto coinvolgente.

Non dimentichero’ mai i volti commossi dei nostri paesani che si salutano tra di loro con le lacrime agli occhi, contenti ed euforici.

Finalmente il mio sogno e’ diventato realta’, grazie alla mia testardaggine e ostinazione.

La storia si ripete per altri due anni e con grande successo.

Il 2005 a Mirafiori (TO) nel corso di una rappresentazione teatrale, voglio  esporre personalmente una curiosa mostra fotografica guidata da simpatici fumetti per illustrare i momenti vissuti nelle varie commedie nel corso degli anni, allegri ricordi di come era Sersale prima dell’emigrazione e  veicolare il tutto ai più giovani che giustamente non possono ricordare.

Certo non potrà mai essere cancellato quello che è stato fatto ed un ringraziamento va a mio fratello Giuseppe per avermi sempre gratuitamente fornito tutto il materiale fotografico che a testimonianza ho esposto.

Successivamente  per motivi interni nel direttivo del circolo Arci, di cui ero stato il presidente, si arriva ad una rottura e da qua nasce la compagnia teatrale “gli amici del teatro” che ogni anno e’ puntualmente presente, sempre con nuovi lavori.

Gli amici del teatro recitano al cospetto degli emigrati sersalesi in due grandi teatri del nord: a Milano nel vecchio e suggestivo teatro San Giuseppe  per conto dell’associazione calabrolombarda e a Torino nel moderno teatro della concordia di Venaria Reale.

Poi attori e spettatori compresi Carrozza proveniente dalla Francia e i compianti  Toto’ Funaro, trevigiano d’adozione che ha soggiornato  presso di noi per  tre giorni e il caro Scalise Filippo dal Belgio si ritrovano intorno ad una tipica imbandigione di pane casereccio accompagnato da fave fresche e salame calabrese a brindare con un ottimo vino di Sersale.

Il buffet si completa con la creazione della parola  auguri realizzata con la tradizionale pizza di pasqua con l’uovo.

Rivivere e condividere gli antichi sapori e profumi di una terra che, nonostante il tempo, rimane intatta nel ricordo, rende difficile separarsi, per cui alla fine tutti in pizzeria pur di restare insieme il piu’ possibile.

La cosa si ripetera’ per altri due anni con lo stesso menu, finche’ si decide di cambiare,  profumando l’ormai famoso teatro della Concordia, un anno con lo spezzatino  tipico di Sersale, servito con la pitta(tipo morzello) ed il quinto ed ultimo anno con cannarozzelli e ciciari e con pastilli e ciciari.

Ad ogni manifestazione, ciascuna  famiglia veniva omaggiata da una bottiglia ricordo.

In noi resta un crescendo di intime emozioni che ampiamente ripagano tutto il nostro lavoro e lasciano ricordi inalterati nel tempo. Grazie.

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